Lebensraum di Jakob Ahlbom è un viaggio dal teatro al cinema che, come richiesto da un’imperativa forza ciclica, proviene a sua volta dal teatro. Il regista e attore incarna infatti un novello Buster Keaton mettendo in scena un incessante successione di gag, a cui fanno da collante le incredibili doti acrobatiche degli interpreti - già proprie del maestro ispiratore statunitense. Queste, unite alla quasi totale immobilità del viso - contrapposta all’estrema mobilità del corpo - e all’incongruitá illogica delle scene creano un ritmo coinvolgente nello spettacolo, che supera la volontà di narrazione, a favore dell’esibizione di un rapporto di forze.
Se dapprima sono presenti in scena solo i due personaggi maschili - simili ma non identici -, dai muri si staccano e compaiono subito altri due uomini, che, con voce, chitarra e basso costituiranno il terzo personaggio dello spettacolo: il sonoro. Nonostante come nel cinema dei primi anni '20 non si faccia uso di dialoghi o monologhi, quest'ultimo elemento rende la messinscena tutt'altro che muta.

La fonte di ispirazione di Ahlbom sembra essere varia: oltre a riprendere il cinema di Keaton - che a sua volta aveva avuto una formazione teatrale, nei vaudeville -, la regia dello spettacolo segue il noto principio drammaturgico di Cechov, per cui qualsiasi oggetto compaia in scena - anche la stessa fotografia del divo appesa al muro - è destinato ad avere una funzione scenica. E così posate, bicchieri e persino saliere diventano armi che, appese a dei fili, vengono lanciate da un lato all'altro della stanza. Questo importante ruolo affidato all’arredamento e all'oggettistica permette una continua inversione di forze fra i due interpreti che culmina con l'entrata in scena della figura femminile: da bambola, fintamente meccanica e priva di coscienza, a padrona imprevedibile, regina del palcoscenico, la donna si aggiudica infine la vittoria in questo gioco di forze che sembrava - magicamente - non avere mai fine.
Visto al Teatro della Tosse giovedì 28 marzo 2019
Regia Jakop Ahlbom
Interpreti Reinier Schimmel, Jakop Ahlbom/Yannick Greweldinger, Silke Hundertmark, Leonard Lucieer, Ralph Mulder/Empee Holwerda
Musiche Alamo Race Track
Scenografie Douwe Hibma e Jakop Ahlbom
Drammaturgia Judith Wendel
Lighting Design Yuri Schreuders