Copenaghen | Quest’atomo opaco del male
Nelle prime righe de L’insostenibile leggerezza dell’essere, Kundera scrive che se Robespierre tornasse eternamente a tagliare la testa ai francesi - privando così lo spargimento di sangue della sua unicità - sarebbe molto più difficile assolverlo: nel momento in cui gli eventi si ripetono, essi ci appaiono infatti privi della circostanza attenuante della loro fugacità. In questo modo si spiega forse la foga con cui i protagonisti di Copenaghen si ostinano a ripetere la stess