La Scortecata | Fuori dalla favola
«S’erano raccorete drinto a no giardino dove avea l’affacciata lo re de Rocca Forte doi vecchiarelle, ch’erano lo reassunto de le desgrazie, lo protacuollo de li scurce, lo libro maggiore de la bruttezza»: la vena grottesca e caricaturale che Giambattista Basile esprime già dalle prime righe de La vecchia scortecata, contenuta nel celebre Lo cunto de li cunti (1634-36), è una delle caratteristiche da cui Emma Dante attinge per La Scortecata, riscrittura teatrale della novella