"Senza un nome non esiste niente" spiega rivelatore il professore Preobrazenski alla sua creatura, il cane Pallino che ha trasformato nell'uomo Pallinov. L'adattamento di Stefano Massini del Cuore di Cane di Michail Bulgakov centra la messa a fuoco su linguaggio e parola, sul loro magico potere di creare il mondo e sulla terribile condanna che imprigiona l'uomo in essi. Il professore Preobrazenski, alla ricerca dell'elisir di giovinezza, trapianta l'ipofisi di un galeotto nel
«Nessuno di noi è nel corpo che l’altro ci vede, ma nell’anima che parla chi sa da dove, nessuno può saperlo: apparenza tra apparenza… Un corpo è la morte: tenebra e pietra. Guai a chi si vede nel suo corpo e nel suo nome.» È con questa citazione da Pirandello che Emma Dante apre il suo breve saggio su genesi e significato di Bestie di Scena, sorprendente successo alla sua seconda stagione.
L'originalità dello spettacolo non sta tanto nell'indagine centrata, appunto, tra il