L'arbitro di Dio | Tra disumana frustrazione e istrionica esaltazione
«Non era goal!»: la frase rompe il silenzio e risuona in tutta la sala dando inizio a L'arbitro di Dio, presente già nella Rassegna di drammaturgia contemporanea 2017. La situazione che si presenta agli occhi dello spettatore rende riconoscibile lo stile minimal del regista Alberto Giusta: tre uomini, di cui uno legato a una sedia. Proprio su Andrea di Casa, Massimo Rigo e Marco Zanutto si concentrano lo spirito e l'energia dello spettacolo: l'intero spazio scenico viene riem