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  • Mavi Ocone

TALENT SHOW TEATRALE



per gli appassionati di

recensioni impossibili


Mavi Ocone, 11 anni, ha “visto”:


TALENT SHOW TEATRALE


Una sera come tante, stavo passeggiando, finché non sentii delle voci, mi avvicinai e vidi che c’era un palco e sopra c’era una specie di presentatore, tipo quello dei talent show.

Mi misi tra il pubblico per vedere lo spettacolo.

Lo spettacolo: il presentatore era alto con i baffi e aveva un completo bianco con i pantaloni in fondo un po’ più larghi e con la camicetta bianca e la giacca bianca con la cosa fru fru. Mentre parlava diceva che gli attori non erano dietro le quinte, ma gli attori erano davanti al palco: «Sì, avete capito bene! Gli attori siete voi!»


Io rimasi stupita, non avevo mai sentito parlare di uno spettacolo dove gli attori erano proprio il pubblico però mi sembra un’idea geniale perché il pubblico può assaporare di avere per dieci minuti l’attenzione di tutti perché in quel momento sei ascoltato e guardato da tutti sapendo perfettamente che nessuno potrà disturbarti o dirti di essere più veloce perché tutte quelle persone stanno zitte e immobili per ascoltare te, solo ed esclusivamente te.

Se poi alle persone piace vorranno farlo altre volte, provare la sensazione e come farlo? Andranno in una scuola di spettacolo e quindi mi viene da pensare che le persone che hanno avuto l’idea di creare uno spettacolo del genere siano dei professori di teatro e credo che dopo daranno dei volantini a tutti quanti. Sì, ci scommetto lo faranno.

E così una persona dopo l’altra salì sul palco e fece – come avevo detto all’inizio – una specie di talent show (non è un caso che il presentatore sembrasse di uno di quei talent show perché in pratica era uno di quei talent show solo fatto a spettacolo, di nuovo idea geniale¹).


Devo proprio ammettere che lo spettacolo fatto dalle persone tra il pubblico è ancora più bello di quello fatto dalle persone professioniste: si capisce subito quando si presentano la loro personalità perché quando sei un attore professionista devi entrare nel personaggio, quindi la personalità del personaggio prende il comando di te e il vero te si mette da parte e diventi quel personaggio. Invece con le persone del pubblico, è diverso, loro il personaggio che fanno sono proprio loro, quindi se sono timide si vede, se sono pronte ad esprimersi si vede ed è una cosa molto bella perché in qualsiasi momento assapori un personaggio nuovo, mentre nel teatro normale certo i personaggi sono diversi, ma in fondo sono sempre gli stessi e poi se le persone son del pubblico, appena salgono sul palco può succedere che salutino qualcuno dal pubblico o che si mettano a ridere dall’imbarazzo e questo è bello.

Quando l’ultimo spettatore è sceso dal palco il presentatore del “talent show teatrale” ha preso il microfono e ha detto – cosa che ovviamente io sapevo: ora i miei assistenti vi distribuiranno dei volantini e così se l’esperienza vi è piaciuta potrete riviverla quando volete con la mia scuola di teatro.

Me ne tornai a casa molto soddisfatta, sì, quello era proprio lo spettacolo più bello del mondo.


 

¹ Se non avete ben chiara l’idea di cosa sia un talent show fatto a spettacolo ecco la spiegazione: «un talent show, solo che, non è in tv, è in strada. E poi il talent show di solito è per le persone vip che hanno talenti, invece “fatto a spettacolo” vuol dire fatto da persone prese lì tra il pubblico a caso che non si sapeva se avevano talenti o no e quindi era bello perché lo scoprivano lì. E se non avevano talenti improvvisavano ed è bello anche quello. In questo senso, talent show fatto a spettacolo.»



La copertina dell'articolo è un'immagine creata con il bot d'intelligenza artificiale Midjourney.

oca, oche, critica teatrale
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