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Claudia Burzoni

Souvenir | Il volo di Bella e Chagall

Durante le prime decadi del Novecento, l’Europa vide sorgere le avanguardie. Fu un periodo davvero strano, quasi impazzito. Gli artisti erano decisi a spogliare la realtà, a rivelarla nella maniera più cruda. Munch sconvolse il mondo con il proprio Urlo, Picasso mostrò le atrocità della guerra civile “Avete fatto voi questo scempio!”, Kandinskij si rifugiò nell’astratto, Duchamp espose un orinatoio e Maleviĉ decretò il suprematismo dipingendo un quadrato bianco su sfondo bianco. In mezzo a questo clima disilluso e aggressivo, si faceva largo l’arte delicata e sognante di Marc Chagall, che rifiutò l’adesione al gruppo dei simbolisti e dei surrealisti per concentrarsi su un’idea propria dell’arte, pensata per rispondere all’esigenza di tradurre in pittura il proprio mondo interiore, fatto di colori sgargianti, animali, campagne e ricordi, uno fra tutti quello della moglie Bella reso liricamente dalla serie di quadri conosciuta come gli amanti sospesi.


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Foto: Nicola Malaguti

Souvenir – Il volo di Bella e Chagall, dal progetto delle compagnie Mattatoio Sospeso e con la regia di Manuela Capece e Davide Doro (Compagnia Rodisio), mette in scena gli ultimi istanti della vita del pittore che, in una notte di temporale, incontra in sogno la moglie Bella, scomparsa nel 1944. I due, che tanto si sono amati in vita, possono tornare a essere sospesi insieme, in una dimensione totalmente al di là del reale.

Mattatoio Sospeso da sempre si concentra sulla tematica della sospensione, affidandosi soprattutto agli acrobati del Cirque Suspendu (cfr. Les Amants du Ciel e Out): anche nel caso di Souvenir, i protagonisti Marco Mannucci (acrobata e fondatore della compagnia) e Marina Romondia sono pronti a trasportare il pubblico in quel non-luogo dove la gravità si annulla, verso la dimensione onirica in cui tutto può accadere, dove si vola sognando a occhi aperti.

Un notevole contributo viene dalla collaborazione con la Compagnia Rodisio (Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti): Capece e Doro sono abilissimi maestri del visuale e valenti creatori di ambientazioni surreali. La scenografia, infatti, composta quasi esclusivamente dallo studiolo di Chagall, è essenziale, ma curata nel dettaglio; tutte le altre scene vengono costruite attraverso l’utilizzo poetico della luce e il solo volteggiare dei protagonisti.


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Foto: Céline Zug

Da La passeggiata, dipinta da Chagall nel 1918, nasce così uno spettacolo che non si ferma alla dimensione teatrale, ma è un insieme di mimo, danza, poesia e pittura che trasporta il pubblico con sé. Il sogno non è solo quello dell’artista, ma richiama tutte le immagini inconsce dello spettatore che rivive, a suo modo, la propria esperienza legata a un amore perduto, vissuto intensamente.

In una sala colma di bambini e adulti, si percepisce la differenza tra i due tipi di pubblico: lo sguardo infantile è incantato da questo volteggiare a diversi metri da terra, mentre i cuori di chi ha vissuto un po’ di più si lasciano trasportare nel turbine di un amore che non è mai svanito del tutto e che spesso ritorna, anche se solo nel breve istante di un sogno.



Limiti: sebbene sia uno spettacolo rivolto a un pubblico infantile, per le tematiche trattate, forse è più godibile e comprensibile per gli adulti.

Elementi di pregio: la regia e la scelta musicale che consentono di percepire la poesia intrinseca della performance.


Souvenir – Il volo di Bella e Chagall

Visto presso il Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti il 6 novembre 2022


Progetto di Mattatoio Sospeso

Di e con Marco Mannucci e Marina Romondia

Regia Manuela Capece e Davide Doro

Testo Manuele Capece e Marco Mannucci

Manipolazione oggetti Lucia Pennini

Scene ed elaborazione musicale Davide Doro

Produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti


Con il sostegno di La Grainerie, Espece Marcel Pagnol, Gare à Coulisses, Theatre de l’Oulle, Terre di circo Mirabilia, La Corte Ospitale, Di Strada in Strada, Officine Papage, Eventi Verticali


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oca, oche, critica teatrale
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