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  • Vanessa Zecchi

Trasparenze Festival | Il teatro fuori dal teatro

Dal 25 al 31 luglio, Trasparenze festival ci accoglie a Gombola per la decima edizione e riconferma che il teatro può accadere ovunque, in una piazza, in una chiesa, in un bosco.

Lontano dai centri cittadini, che danno già spazio a un'ampia proposta culturale, la compagnia Teatro dei Venti ha organizzato nel borgo dell'appennino modenese una rassegna ricca di laboratori, spettacoli, concerti e incontri, realizzata anche con la partecipazione attiva dei cittadini.


L uomo è un animale feroce_foto di Chiara Ferrin
Foto di Chiara Ferrin

L'uomo è un animale feroce


Silvio Castiglioni porta in scena nove monologhi scritti dal poeta Nino Pedretti nel 1979 e 1980 per Rai Radio 3 e rimasti nel cassetto dalla sua prematura dipartita. I testi, pensati per la fruizione radiofonica, ritrovano voce e pubblico nella forma teatrale e longevità nei due volumi editi nel 2011 e 2012 da Raffaelli Editore in Monologhi e racconti e Grammatiche.


L'attore ci ha accompagnati nel fitto del bosco, dimostrando che lo spettacolo L'uomo è un animale feroce non necessita di un palcoscenico e si ambienta impeccabilmente in una radura ombrosa.

Abito elegante marrone, un po' demodé, camicia e cravatta rosa in pendant con i calzini e un camice blu, Castiglioni porta sottobraccio una scatola misteriosa, dalla quale estrarrà una bottiglia d'acqua, un bicchiere e un piccolo vaso con fiori di campo, che verranno posati sopra un tavolino e una sedia, unici oggetti d'arredo della scena. Ogni personaggio da lui interpretato li userà per assumere pose e atteggiamenti distinti.


Castiglioni mostra varie sfaccettature di un essere umano, inscenando le storie di personaggi diversi, con problematiche e questioni molto personali, legate al loro carattere e al loro ruolo nella società, ricordandoci che in ognuno di noi vi è una moltitudine.

Emerge una cura particolare nel ricercare le parole adatte a esplorare i territori immensi celati dietro gesti e parole delle persone. Come scriveva Nino Pedretti: «Non è nelle parole, ma nei buchi che stanno fra le parole che si nasconde il monologo»


Con un'osservazione precisa e senza giudizio questo spettacolo restituisce l'essenza dell'essere umano nella sua fluidità e molteplicità pirandelliana. Chiave di lettura della stratificazione dello spettacolo è il personaggio de L'instabile. Questo si interroga sulla natura umana, paragonandola all'acqua, che muta a seconda del contesto in cui si trova, e domanda allo spettatore quale sia la sua essenza quando non è inserito in un ambiente e non subisce influenze.


La modulazione della voce, l'espressività dell'attore e l'interpretazione del testo coinvolgente contribuiscono ad avviare il meccanismo catartico teatrale, quando lo spettatore si confronta e identifica con i pensieri intimi e le azioni rivelatrici del carattere di persone comuni.

La risposta entusiasta del pubblico dimostra l'apprezzamento per il felice incontro tra la recitazione di Castiglioni e la scrittura di Pedretti.


Percorriamo a ritroso il sentiero immerso nella frescura, con questi pensieri che ci affollano la mente; arrivati alla piazza antistante il sagrato della chiesa, vediamo una giovane coppia di neosposi affannarsi intorno a un' auto d'epoca in panne e… inaspettatamente, siamo ancora a teatro.



Felici per sempre_Foto di Chiara Ferrin
Foto di Chiara Ferrin

Felici per sempre


Flavia Marco e André Casaca ambientano l'intero spettacolo intorno a una Topolino Giardinetta Belvedere del 1952, ma anche dentro, sopra, sotto, a cavalcioni e a testa in giù. Solo un duro e costante esercizio può dare l'illusione della facilità durante le rocambolesche acrobazie che stupiscono e divertono un pubblico di ogni età, che segue con il fiato sospeso danze, peripezie, avventure e ossessioni.


Le colonne sonore, le situazioni narrate unicamente con una gestualità studiata alla perfezione e le espressioni caricaturali dei due interpreti tingono la realtà in bianco e nero, attirando lo spettatore all'interno di un vero e proprio film muto.

La trama riesce con successo a farsi metafora della complessità di una vita vissuta in coppia, con le sue difficoltà, incomprensioni, momenti di gioia, amore e il tanto atteso Felici per sempre.



L'uomo è un animale feroce

Ideazione e adattamento Silvio Castiglioni

costume Georgia Galanti

collaborazione alla regia Giovanni Guerrieri

foto di scena Valentina Bianchi

Grazie a Anna Maria, Paolo e Giaele Pedretti per l’incitamento e la disponibilità; a Manuela Ricci, Ennio Grassi, Tiziana Mattioli ed Elena Nicolini per i consigli.

I monologhi di Pedretti compaiono in due volumi dell’editore riminese Walter Raffaelli: Monologhi e racconti e Grammatiche

con il contributo di Provincia di Rimini e Regione Emila Romagna

in collaborazione con Comuni di Cattolica e Santarcangelo e Università degli Studi di Urbino

Felici per sempre

Creazione, interpretazione e regia: Flavia Marco e André Casaca

Co-produzione: Teatro C’art (Italia) e Teatro do Sopro (Brasile)


oca, oche, critica teatrale
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