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  • Francesca Torre

FuoriFormato, giorno tre: il corpo e il suo divenire.


L’ondata di caldo che ha avvolto la città non ha scoraggiato il pubblico per l’ultimo giorno di spettacolo dal vivo del festival nella affascinante cornice di Villa Bombrini. Ha però avuto l’ardire di ritagliarsi una parte nelle performance, amplificando quello che possiamo considerare il fil rouge che percorre la serata: la meraviglia del corpo che si plasma, esplorando innumerevoli possibilità, attraverso il movimento e a partire dall'impulso vitale della musica. La preparazione e la fatica dietro a questo divenire sono ancora più palpabili nell’aria soffocante, che ha messo alla prova gli artisti. Lo si è percepito soprattutto in Alegre Saudade. Concerto per corpo e chitarra, complice anche lo spazio ristretto di Sala Solimena. Il titolo della performance della ballerina Ilenia Romano e del chitarrista Angelo Martines è indicativo del ruolo affidato al corpo: strumento tanto quanto la chitarra, il corpo della danzatrice assume le movenze di un burattino che trae dal suono delle corde linfa ed energia, in una tensione drammatica che sale a più riprese per poi sciogliersi con semplicità, in accordo con le note di Bach, Agustìn Barrios, Astor Piazzolla, fino ai contemporanei Konstantin Vassiliev e Luis Zea.

Gli sguardi assenti e presenti che si susseguono regalano suggestioni da cinema muto, alternando a una vena più malinconica una comica, mentre i movimenti meccanici lasciano spazio a gesti più spontanei e il sudore segna a poco a poco le forme del corpo slanciato di Ilenia. La partitura si compone anche di respiri e silenzi, in una scena spoglia che si anima attraverso l’uso misurato delle luci.

Paola Bianchi in WASTE MOVEMENTS ph. Giulia Ferrando

Dopo una breve pausa si sale al piano superiore, nel Salone delle Feste. Ad accoglierci la figura straniante e spettrale di Paola Bianchi con addosso il classico sacco nero della spazzatura: di lì a poco è pronta a scatenarsi la potenza visiva di Waste Movements, da Energheia: un primo atto che si compone di tutti quei movimenti parte del processo creativo dello spettacolo ma esclusi dalla realizzazione finale, eppure sedimentati nella memoria corporea fino a prendere nuova vita attraverso un percorso di vero e proprio riciclaggio. Protagonista assoluto è il corpo, che, dando risalto ai movimenti attraverso una continua ripetizione variata sulla musica tagliente di Fabrizio Modonese Palumbo, catapulta lo spettatore in una dimensione di pura concentrazione. La luce disturbante staglia sul muro l’ombra della performer, esaltandone i connotati quasi animaleschi.

A seguire siamo proiettati in tutt’altro mondo: quello di Siro Guglielmi e del suo p!nk elephant, che forse più di tutti porta alla luce quell'“urgenza di tatto, animalità, istinto” che accomuna gli spettacoli del festival. Componente filtrata dall'eleganza e dal rigore di un movimento che accompagna lo spettatore in un percorso imprevedibile, in continuo divenire. Già l’abbigliamento scelto, un paio di pantaloncini colorati su un corpo nudo, ci suggerisce la cifra dello spettacolo: la voglia di esprimersi e liberare la propria energia e gioia di vivere in maniera elegante e ironica.

Siro Guglielmi in p!nk elephant ph. Giulia Ferrando

Ilenia Romano

Alegre saudade. Concerto per corpo e chitarra

Danza: Ilenia Romano | Chitarra: Angelo Martines | Musiche: Bach, Barrios, Piazzolla, Vassiliev, Zea | Produzione: Scenario Pubblico / CZD Centro Nazionale di Produzione della Danza

Paola Bianchi

WASTE MOVEMENTS

Coreografia e danza: Paola Bianchi | Musica: Fabrizio Modonese Palumbo | Grazie a: Ivan Fantini | Produzione PinDoc | In collaborazione con: AGAR | Con il contributo di: MiBAC, Regione Sicilia

Siro Gugliemi

p!nk elephant

Coreografia e performance: Siro Guglielmi | Musica: Alessio Zini, Cristiano de Palo | Foto: Giovanni Oscar Urso | Con il sostegno di: CSC Bassano del Grappa (Vicenza), Zebra Cultural Zoo

oca, oche, critica teatrale
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